Il sesto giorno Dio creo l’uomo a sua immagine e somiglianza…ma si addormentò. Questo passo non è scritto sulla Bibbia e da nessun’altra parte.

Era stanco, creare cose dal nulla, partendo da zero, senza alcun metro di paragone, esauriva tutte le risorse fisiche e mentali che Egli aveva. Erano giorni che non dormiva, appisolato appeso, in obliquo su una roccia, con un fare pensieroso, progettava l’ultimo atto della creazione, il più importante, quello che non dava solo vita al mondo, ma permetteva il suo sviluppo e più divertimento per Lui.

Egli aveva in mente cose dell’altro mondo, ma non immaginava che qualcosa potesse non andare per il verso giusto. Per Dio tutto è giusto, tutto è perfetto, e allora come puoi immaginare qualcosa di cui non conosci nemmeno l’esistenza? Egli voleva che l’uomo fosse a sua immagine e somiglianza in tutto e per tutto. Egli conosceva se stesso, l’umiltà unità alla conoscenza in connubio con l’amore, la misericordia, la giustizia e la sapienza, tutte qualità ingovernabili da un essere imperfetto che non Dio non immaginava potesse esistere.

Nel attimo in cui l’uomo fu creato, dalla notte del quinto giorno, in quel momento, proprio in quel preciso momento Dio chiudette gli occhi per la prima volta e dopo quindici minuti si addormentò! Quel passo fu fatale per Lui, e decisivo per comprendere le sorti del mondo. Quel passo falso, diede vita all’uomo, “un essere imperfetto con qualità perfette”.

Emanuele 01.01