Se. Potessi. Direi che il tempo bacia i fessi. Invalicabile e inesorabilmente stabile i difetti e se non cresci, resti, come pini di montagna, piccoli ma belli. Il sole bacia tutto, tutto ciò che vuole, e te ne accorgi dalla carnagione e dalle viole, che mostrano il giallastro dentro il viola, come in un incastro di colore. E’ il paesaggio che poi fa la differenza, in questa descrizione di cui io non ho esperienza. Mi faccio fuori ancora prima di questa partenza come se fossi un poco più scarso della media. E infatti è vero, perchè se io potessi immaginarti tu saresti nero, e se io potessi evitarti col pensiero, sarebbe troppo bello per non essere vero. E allora in questa storia di vittoria e di sconfitta per la gloria, descrivo oggi il mio mondo un poco triste ma con gioia. Descrivo ogni contorno come fosse il primo giorno nella storia. E poi indico la strada per tornare a casa, un po’ intasata crollo, tra le braccia rotte della superstrada, e mi ricordo, quanto ho visto in questo mondo, perchè in fondo ciò che cerco non esiste o forse non lo cerco fino in fondo.